Una costellazione di grandi chef al Taste of Roma 2013
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Nei tre giorni di Taste of Roma si sono concentrate più stelle all’Auditorium Parco della Musica, che in cielo la notte di San Lorenzo. I dodici chef romani e tutte le loro stelle Michelin sono stati protagonisti,  con i loro piatti “best of”, del festival più amato dai foodies di tutto il mondo. Sono otto le capitali mondiali dove i Taste Festivals portano ogni anno gusto e divertimento, oltre Roma e Milano ci sono Londra, Dublino, Sydney, Amsterdam, Cape Town, Dubai.
L’esperienza che si vive è  unica, in nessun altro luogo si trova, in uno spazio così ravvicinato, un numero così alto di esponenti dell’alta cucina e si può assaggiare una così grande varietà di piatti, spostandosi solo di qualche metro. Durante tutta la kermesse, gli chef, si dedicano anche a  molte attività organizzate per far raccontare i loro segreti,  come l’“Electrolux Chef’s Secrets”, o per narrare il loro menu durante la degustazione alla “Elecrolux Chef’s table”. Quest’anno i “narratori” sono stati Alfonso Caputo della Taverna del Capitano di Massalubrense e Christian e Manuel Costardi  del ristorante Christian e Manuel dell’Hotel Cinzia di Vercelli.

Gli chef che, invece, hanno portato al Taste un assaggio dei loro prestigiosi ristoranti romani sono : Andrea Fusco, Angelo Troiani, Arcangelo Dandini, Cristina Bowerman, Danilo Ciavattini, Francesco Apreda, Giulio Terrinoni, Heinz Beck, Roy Salomon Caceres, Stefano Marzetti. I Jeunes Restaurateurs d’Europe: Giuseppe Iannotti, Daniele Usai, Filippo Saporito, Luca Collami.



La nostra attenzione è stata attratta in particolare da questi piatti, che ci siamo fatti raccontare direttamente dai loro creatori.

Roy Caceres – Foglia di “grano”, tonno rosso e misticanza di erbe

Heinz Beck – Spaghetti cacio e pepe con gamberi bianchi marinati al lime

Francesco Apreda – Ricordo di uovo allo zabaione, granita di orzata e crumble al caffè

Cristina Bowerman – Wrap con piccione, caviale di frutti rossi e gastrique piccante

In chiusura abbiamo chiesto allo chef pluristellato Heinz Beck se la TV e Internet fanno diventare tutti grandi chef , ed ecco la sua risposta:


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