Addio tacchino. È la lasagna a dominare le tavole del giorno del Ringraziamento

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Addio tacchino. È la lasagna a dominare le tavole del giorno del Ringraziamento
Negli Stati Uniti, la lasagna, in tutte le sue varianti multiculturali, sta conquistando il posto d'onore nelle tavole del giorno del Ringraziamento, spesso sostituendo il classico tacchino

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Uno dei piatti che più rappresentano l’identità culinaria italiana, dove si amalgamano tecnica, sapore e storia, ha acquisito, al di fuori dei confini italiani, significati e interpretazioni differenti, spesso legandosi a celebrazioni molto lontane dal contesto in cui è nato. Negli Stati Uniti, ad esempio, la lasagna è diventata un piatto ricorrente del menu del Ringraziamento, una festa che celebra la gratitudine e la condivisione, e che si svolge ogni quarto giovedì di novembre.

Al Cambio - Bologna

Secondo quanto riportato dal New York Times, la lasagna è stata introdotta nelle celebrazioni del Ringraziamento verso la fine del XIX secolo, con l’arrivo ovviamente di grandi flussi di immigrati italiani negli Stati Uniti. Questi ultimi, spinti dalla necessità di integrarsi, cercavano di abbracciare le tradizioni americane senza però rinunciare alla propria cultura. Così, sulle loro tavole, accanto al tacchino simbolo principe della festa americana per eccellenza, hanno trovato posto anche piatti come la lasagna, che consentivano di mantenere vivo il legame con le proprie radici.

Negli anni, questo piatto è stato adottato anche da altre comunità di immigrati, diventando trasversale, capace di connettere storie e sapori diversi. È il caso di Justin Pichetrungsi, chef di origini thailandesi, che per il Ringraziamento prepara una lasagna ispirata ai sapori della sua infanzia. Utilizza ingredienti come basilico thai, pasta di gamberetti e salsa di soia, ma non rinuncia al formaggio, elemento che considera fondamentale per la coesione del piatto.

Don Angie - NYC

Un’altra storia arriva da Calvin Eng, chef di origini cinesi cresciuto a Brooklyn, la cui famiglia cucinava il ragù della lasagna nella wok, trasformando questo utensile tradizionale in un ponte tra due culture. Nelle comunità filippine e sudasiatiche, la lasagna si è affermata come alternativa vegetale o senza carne, ideale per rispettare diverse abitudini alimentari senza rinunciare al carattere celebrativo della pietanza.

Kimika - NYC

Questa apertura a nuove interpretazioni rappresenta un contrasto con la tradizione italiana, dove la lasagna è spesso associata a momenti solenni e festività come il Natale. In Italia, il piatto è visto come un’espressione di impegno e abilità culinaria. La sfoglia viene tirata a mano e il ragù, prima di sdraiarcisi sopra, ha pippiato ore e ore. All’estero, invece, la lasagna si presta a essere reinterpretata in modo pragmatico e creativo, con l’uso di ingredienti locali e influenze multiculturali.

Negli Stati Uniti, l’adattabilità della lasagna ha attizzato l’estro di molti chef, Mei Lin ha sostituito il classico ragù con una salsa al mapo tofu, mentre Christine Lau ha creato una versione che utilizza i tteok, gnocchi di riso coreani, al posto della tradizionale sfoglia di pasta. Questi esperimenti dimostrano come la lasagna, pur mantenendo la sua struttura a strati, possa diventare un piatto universale, capace di rappresentare culture e gusti diversi.

Mei Lin - Los Angeles


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Ultimo aggiornamento: 20 dicembre 2024 11:15


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