Al Mèni – 22, 23 giugno – Rimini
, 22 Maggio 2019, News

Il 22 e 23 giugno torna a Rimini la kermesse dedicata al cibo in tutte le sue forme.Bottura, assieme a 12 chef emiliano-romagnoli e 12 promesse della cucina internazionale, sarà sotto i riflettori del circo 8 e ½


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Alla regia c’è sempre lui, lo chef più premiato di sempre, Massimo Bottura. Gli interpreti sono 24 grandi chef, che con le loro mani e col cuore portano magia da mangiare dentro al Circo dei sogni 8 e ½, fra il mare e quel Grand Hotel che evoca un grande maestro del cinema mondiale: Federico Fellini. Sono loro i protagonisti di ‘Al Mèni’, in dialetto romagnolo ‘le mani’, la festa del gusto che il 22 e 23 giugno prossimi si svolge dentro e fuori un gigantesco tendone colorato, in piazzale Fellini a Rimini.



Ventiquattro chef, 12 astri nascenti della cucina internazionale e 12 fra i più grandi rappresentanti della cucina e della tradizione della Regione Emilia Romagna, in coppia, si alternano fra sabato e domenica nella grande cucina a vista per creare piatti unici a prezzi da street food. Mentre attorno al tendone, il mercato degli artigiani e dei prodotti di eccellenza sfila sul lungomare fra percorsi del gusto, incontri con autori ed esperti, laboratori, itinerari col personal shopper alla scoperta dei prodotti di qualità, spazi dedicati al cibo di strada d’autore e ai gelati stellati. E poi ancora, a completare gli ingredienti di questa kermesse, la festa del sabato sera in riva al mare e il pic nic della domenica, nei giardini del Grand Hotel.

L’idea nasce sei anni fa da Massimo Bottura, che ha immaginato un tendone del circo di ispirazione felliniana in mezzo alla piazza a lui dedicata e pensato a una grande celebrazione della cucina e dei prodotti dell’Emilia Romagna nel clima spontaneo di una festa di strada. A trasformare l’idea in un evento è stato il Comune di Rimini, insieme alla passione e al sapere dell’Associazione Chef to Chef Emilia Romagna Cuochi e di Slow Food Emilia Romagna, cui spetta il compito di esaltare i prodotti di una regione unica in Europa a vantare un paniere di 44 prodotti DOP e Igp.

La sesta edizione dell’evento si presenterà in versione ‘green’. L’impegno è quello di arrivare ad essere il primo evento libero dai rifiuti di plastica monouso e puntare sul riuso e sul riciclo. Tutti i produttori e i punti street food gourmet utilizzeranno unicamente carta o materiali biodegradabili per la somministrazione al pubblico. Inoltre come già avvenuto nelle due precedenti edizioni, gli organizzatori hanno scelto di aderire a Food for Good, il progetto che combatte lo spreco alimentare aiutando le persone che vivono in condizioni di difficoltà.

Gli chef nel circo 8 e ½ dei sapori

Come sempre nutrito il parterre di chef capitanati da Massimo Bottura. Quest’anno, pur mantenendo l’usuale occhio al contemporaneo, il programma degli show cooking di Al Mèni cerca di esplorare chef di grande scuola tradizionale e con attenzione agli ingredienti sostenibili e alla ristorazione a scarto limitatissimo. Ad aprire gli show cooking sarà Davide di Fabio, sous chef dell’Osteria Francescana di Modena, ambasciatrice della cucina italiana nel mondo. Ci sarà il ritorno di alcuni campioni assoluti della tradizione della nostra regione come Franco Cimini e Giovanni Cuocci che addirittura porteranno con loro materie prime prodotte direttamente. C’è chi, come Rino Duca o Mario Ferrara, fonde la propria tradizione del sud natio con quella regionale creando cucine di personalità uniche. Ci sarà Luca Marchini, stellato modenese, e il suo rapporto elegante con la provincia emiliana più iconica. Marco Cavallucci, dopo anni di militanza alla guida di uno dei ristoranti che ha fatto la storia gastronomica della nostra regione, ora applica la propria infinta esperienza su formati e preparazioni più tradizionali, rinfrescando con grande tecnica i prodotti della Romagna. Matteo Salbaroli e Michele Bacilieri hanno una cucina guidata dal senso per il mare e del rispetto della materia prima di due città silenziose come Ravenna e Ferrara. Raffaele Liuzzi è invece una delle cucine più creative della regione, con una incessante spinta alla ricerca e una contagiosa energia. Claudio Cesena è appena rientrato a Piacenza per il suo nuovo entusiasmante progetto che ricalibra il suo interesse proprio alla riscoperta della cucina artigianale della sua zona. Fra gli chef internazionali di questa edizione i talenti che anticipano tempi e luoghi, a partire da Bledar Kola, chef di riferimento in Albania dove è imprenditore e protagonista culturale. Due espressioni totalmente differenti della gastronomia canadese, Colombe Saint Pierre, esploratrice della diversità gastronomica del Quebec e attentissima alla sostenibilità dei prodotti e Jefferson Alvarez, che racconta i profumi del sud America dando già un nome assolutamente iconico al suo Cacao di Vancouver. Simone Tondo è una icona di Al Meni avendo partecipato a tutte le edizioni, a lui si aggiunge quest’anno quello che è stato il maestro di tutti gli italiani espatriati a Parigi, Giovanni Passerini che, col suo omonimo ristorante, ha portato per primo la qualità della cucina italiana contemporanea nella capitale francese. Ancora più al cuore di una idea di cucina comprensibile e attenta alla materia prima e agli artigiani, i lavori di Tischenko a Parigi, che addirittura ha una parte della carta dedicata alle tartare, o Marie Victorine Manoa di Lione, appena passata dall’ultima edizione francese di Top Chef. Non poteva mancare uno sguardo ad una cucina nordica contemporanea che si sviluppa su linee estremamente differenti con Evenlyn e Kim di Inari a Helsinki o Francisco Cardenas, sous chef cileno del Kadeau Copenhagen. Poi uno spunto internazionale dalla scena berlinese con la chef tailandese Dalad Kambhu che, dopo dieci anni di esperienza americana, apre un posto di cucina assolutamente personale nel cuore della capitale della new wave culturale Europea. Tom Anglesea è invece lo chef di uno dei posti più cool che ci sono in questo momento a Londra, The Laughing Heart è infatti uno dei locali più seguiti, soprattutto dai colleghi della ristorazione. Tim Butler più che una raising star è una guest star. Dopo anni nei ‘50 best’ col suo ristorante EatMe a Bangkok, si è lanciato su nuovi progetti che lo hanno portato fino a Malta. Una personalità luminosa ed eclettica che lascerà il segno. Jordan Bailey è nato in Cornovaglia, ma dopo essere stato lo chef di cucina del 3 stelle norvegese Maaemo, ha deciso di aprire Aimsir (il meteo) in Irlanda. Una struttura dove il flusso del cambiamento naturale la fa da padrone, una idea fresca e innovativa come i giovani che lo governano.


Evento: Al Mèni
Dove: Piazzale Fellini
Città: Rimini
Quando: 22, 23 giugno
Web: www.almeni.it
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