Al Cambio di Bologna, la bolognesità godona
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Dedizione, amore, un servizio di sala accuratamente rilassato, unito a tortellini e tagliatelle al ragù magistrali


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Quando al ristorante si dice “le tagliatelle sono come quelle di mia mamma” o “ci si sente a casa” significa che, oltre a professionalità, competenza, tecnica e attenzione, si percepiscono anche sensazioni che sono l’emblema della famiglia, come la dedizione e l’amore per quello che si fa. Al Cambio è così. Ad inziare dall’accoglienza e dal servizio, preciso di una puntualità polleggiata, ai piatti che procurano un appagamento ricolmo e rotondo. Dopo venticinque anni il proprietario, chef Max Poggi, si traferisce a Trebbo di Reno per accendere una nuova insegna che porta il suo nome, riponendo la conduzione del locale di via Stalingrado nelle mani di Piero Pompili. Con una ventennale esperienza di oste, da due anni cura il servizio di sala con naturalezza scenica e sottile motto arguto che, insieme ai tortellini e alle tagliatelle al ragù, magistrali, costruiscono un climax di bolognesità. La partenza non può che essere appannaggio di sua maestà la mortadella da gustare con la crescente, la crostatina con la cipolla caramellata già alletta, ma con l’umami del caldo-freddo di Parmigiano è addirittura adulatoria. Il friggione – cipolle bianche, pomodoro, strutto – diventa il condimento degli spaghetti, con una grattugiata di Parmigiano 24 mesi del caseificio Rosola di Zocca. Sulla zuppa inglese, a strati di sola crema, come da ricetta originaria, poggia un flutto di crema al cioccolato dalla testura rarefatta che ammicca al mix fai da te.

Ristorante Al Cambio
Via Stalingrado, 150 – Bologna
Tel: 051328118


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