La mediterraneità nella sua ampia accezione gastronomica è il tema sviluppato a LSDM 2018 e che probabilmente, galeotta la medesima iniziale, andrà a sostituire in futuro il termine mozzarella nell’acronimo del congresso, arrivato alla sua undicesima edizione.
La mediterraneità nella sua ampia accezione gastronomica è il tema sviluppato a LSDM 2018 e che probabilmente, galeotta la medesima iniziale, andrà a sostituire in futuro il termine mozzarella nell’acronimo del congresso, arrivato alla sua undicesima edizione. Nel Manifesto del cuoco moderno, presentato a completamento del programma, dagli ideatori e curatori, Barbara Guerra e Albert Sapere si riassume, in dieci punti, la base per intraprendere l’attualizzazione della dieta mediterranea. E sui palchi dell’Hotel Savoy di Paestum sono arrivati come sempre da tutto il mondo per concretizzare questo intento che risponde al motto Eat Well, Stay Well.
Da Daniel Berlin e Joshua Pinsky che si sono coraggiosamente proposti con una preparazione di pasta secca, dai risultati peraltro ineccepibili; a Ana Roš che ha racchiuso la sua rigogliosa estrosità in una insalata di pomodoro, tanto complessa nel processo quanto immediata nella godibilità. La galleria di alcuni degli chef intervenuti.
Josua Pinsky – Momofuku Nishi – New York
Angelo Sabatelli – Angelo Sabatelli Ristorante – Putignano (Ba)
Daniel Berlin – Daniel Berlin Krog – Skåne Tranås – Svezia
Agostino Iacoubucci / Mauro Colagreco – Mirazur – Menton
Corrando Assenza – Caffè Sicilia – Noto (Sr)
José Avillez – Belcanto – Lisbona
Yalin Yazicioglu – Nicole Restaurant – Istanbul
Roberto Petza – S’Apposentu – Siddi (Vs)
Helmut e Philip Rachinger – Mültalhof – Neufelden – Austria
Ana Roš – Hiša Franko – Kobarid – Slovenia
Tim Butler – Eat Me Restaurant – Bangkok – Tailandia