Il primo approccio con il Durello ce l'abbiamo alla Cantina Casa Cecchin di Montebello, a pochi chilometri da Vicenza, dove degustiamo lo spumante Riserva 2008
Il primo approccio con il Durello l’abbiamo alla Cantina Casa Cecchin di Montebello, a pochi chilometri da Vicenza, dove degustiamo lo spumante Riserva 2008, che si è aggiudicato il massimo riconoscimento sulla guida Slowine 2014. E non è il solo dei vini prodotti ad ottenere grandi lodi, ma anche il Durello fermo 2012 si difende bene. Roberta Cecchin, alla guida dell’azienda insieme al padre, ci racconta orgogliosa del successo di questi vini, che seppur prodotti da una cantina artigianale, sono riusciti a farsi spazio fra i prestigiosi bianchi italiani.
Mentre ci rifocilliamo con crostini alla pancetta e al formaggio ci rendiamo conto che la sapidità a l’alto grado di acidità di questo bianco è l’ideale con i cibi in prevalenza grassi. L’accosatmento perfetto è con l’anguilla.
All’azienda agricola Sandro de Bruno, poco lontano da Casa Cecchin, ma questa volta siamo in provincia di Verona, ci aspetta un ambiente di recente ristrutturazione: una cantina basata sulle tecniche enologiche più all’avanguardia, affiancata da un salone a volte che evoca la tradizione più classica del territorio di Soave. Sull’enorme camino gira un succulento spiedo di carne, con gli uccellini scappati, il piatto di un pranzo tipico, che gustiamo con maggiore avidità, abbinato ai Durello della cantina.
A Borgo Rocca Sveva ci addentriamo fra barrique e tonneau attraverso le imponenti sale della Cantina di Soave mentre al piano superiore fervono i preparativi di Durello and Friends, con la degustazione degli oltre 130 metodo classico italiani ed esteri che hanno concorso al Challenge Euposia 2013. Sono loro gli amici del Durello, che hanno celebrato, insieme ai vini dei Monti Lessini, le bollicine di tutto il mondo, nell’ambito di questo frizzantissimo festival.
All’Enoteca Il Drago, nello storico Plazzo di Giustizia del 1375, ai piedi del castello medievale, assaporiamo una confortante cena conviviale, dove i vini di Soave si accompagnano agli ottimi piatti: tradizionali e ricercati allo stesso tempo. Appagati da questa giornata di nutriti assaggi, ci avviamo all’accogliente Locanda ai Capitelli, che ci ospita per questo tour fra i vigneti di Durella. L’antichissimo vitigno che dà il nome al vino, chiamato così già nel 1200, per via della buccia spessa e dura dell’uva.