Al Mèni 2016, gli chef della seconda giornata
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Una scenografica cucina a vista si è trasformata per due giorni nel palcoscenico di inedite accoppiate di cuochi che si sono esibiti ad Al Mèni, a Rimini.


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Sotto il tendone da circo imperante in piazzale Fellini a Rimini, dodici giovani chef internazionali e altrettanti chef emiliano-romagnoli hanno presentato, in coppia, i loro piatti in quella acrobatica del gusto che è stata Al Mèni. Una scenografica cucina a vista si è trasformata per due giorni nel palcoscenico di inedite accoppiate di cuochi che si sono esibiti con preparazioni audaci, come la tostada con mole negro, mozzarella, avocado, coriandolo della pasticcera Messico-Americana, ex Noma, Rosio Sanchez, molto apprezzata dal pubblico degustatore. Che allo stesso tempo ha trovato rassicurazione dall’emiliana golosità dei maltagliati all’uovo con vongole bianche di Goro e salicornia di Maria Grazia Soncini. Sorprendente la tartare di cuore crudo che il cileno Diego Prado ha contornato di tutte le spezie tipiche della sua terra, merken, rica-rica, maionese di maqui. Come lo sono stati i fiori di zucca che Stefano Ciotti ha fritto, non prima di farcirli di canocchie. Ogni chef internazionale ha portato dal proprio paese un mix di suggestioni che ha confrontato, con una gran dose di divertimento e complicità, con le materie prime e i sapori dell’Emilia–Romagna. Nel video, i protagonisti del secondo giorno di questa esibizione circense del gusto raccontano le emozioni sortite da questa esperienza unica.




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