Arriva la prima Stella Michelin per Gucci Osteria da Massimo Bottura grazie alla brillante e fervida cucina della cheffe Karime Lopez
Karime Lopez Kondo, unica donna fra i 32 chef premiati con la Stella Michelin per il 2020, a meno di due anni dall’apertura di Gucci Osteria da Massimo Bottura in piazza della Signoria a Firenze. All’interno del palazzo sede del Tribunale della Mercanzia che ospita il concept Gucci Garden in cui sono inclusi il Museo Gucci, la boutique, la libreria e il ristorante condotto dalla brillante chef messicana. Studi artistici e numerose esperienze nelle migliori cucine del mondo come il Mugaritz di San Sebastian, il Noma, il Ryugin di Tokio, il Central di Virgilio Martinez e l’Osteria Francescana di Massimo Bottura, che qui soprintende al progetto gastronomico, fondato su idee, tecniche e suggestioni cosmopolite tradotte in una prospettiva italiana.
Come “Che Chianina” dove il biancostato, e in genere la carne, ovunque esposta sulle tavole toscane, qui si cela sotto un sottile velo di rapa; o l’hot dog dove la chianina viene macinata due-tre volte e inserita nel pane. Mentre evoca il suo Messico la tostada di mais viola con palamita, avocado e olio di coriandolo. Il Taka Bun, cotto al vapore con pancia di cinta senese è un omaggio al marito Takahiko Kondo, sous chef all’Osteria Francescana e ovviamente sono irrinunciabili i tortellini in crema di Parmigiano Reggiano. Una cucina dai sapori radiosi che si snocciola in piatti dalle fiammate cromatiche, presentandosi nel contesto di una estetica sublimata da un immaginario fiabesco. Il design degli ambienti è interamente firmato dall’art director di Gucci Alessandro Michele, come le porcellane Richard Ginori e durante la bella stagione è aperto il dehors dagli splendidi addobbi floreali affacciato su una delle più belle piazze del mondo, dove vigila la statua equestre di Cosimo I.