La Gallina di Villa Sparina Resort con #socialchefpiemonte
, , Magazine


Condividi:
Tempo di lettura:
4 minuti
Iscriviti alla newsletter per essere sempre aggiornato
Sostieni popEating




Ho la certezza che chiunque abbia soggiornato  a Villa Sparina Resort pensi “è come vivere in un sogno…” ma io aggiungerei anche “… un sogno ambientato dentro le pagine di AD”. Siamo a Monterotondo di Gavi, fra le colline dove si produce il celebre vino e questa villa del ‘700, oggi anche azienda vitivinicola, di proprietà della famiglia Moccagatta, è un vero gioiello in stile country-chic. Grazie all’invito di Biteg e di Carlo Vischi, ci addentriamo nella campagna alessandrina ovattata da una  fascinosa foschia, tipica del periodo della vendemmia.

Circa 100 ettari di vigne dedicate alla produzione di Gavi e Barbera incorniciano questo scenario dove la bellezza della natura incontra eleganza e buon gusto. Disseminati nel verde, lungo il percorso che porta ai vigneti, amache e dondoli oversize, frutto di una sapiente ingegnerizzazione di materiali di recupero, inducono alla sosta nel più totale relax.

Il ristorante La Gallina completa la profusione di benessere proponendo una cucina dalle solide basi, rielaborata dai guizzi creativi del giovane e talentuoso chef Massimo Mentasti. Lo incontriamo, quando ancora con il naso all’insù ammiriamo il ricercato design della lobby lounge e, se non fosse per la riconsocibile divisa, lo scambieremmo sicuramente per un giocatore della nazionale di rugby in rititro.

L’atmosfera cozy degli arredi, dove domina maestoso il lamapadario composto da una miriade di candele, è enfatizzata dalla luce calda proveniente dalle grandi vetrate che danno sulla terrazza. Un raffinato salotto immerso nel verde delle vigne, dal quale la visuale si estende sui boschi e sugli orti, preziosi fornitori di ortaggi, erbe e fiori di chef Mentasti.

Il light lunch di benvenuto inizia con un sorprendente tonno di gallina su un letto di pomodorini, carote, insalatina e prosegue con un grande must come gli agnolotti ai tre arrosti. Il finale spetta ad un soffice monolite di gelato alla crema – il definitivo! – accompagnato dai suoi divertissements: caramello, cioccolato, amarene, granella di biscotti con cui giocherellare negli abbinamenti.

Trascorriamo gran parte del pomeriggio in cucina, insieme a chef Massimo, che ci coinvolge nella generosa spiegazione di varie preparazioni, dispensando consigli e accorgimenti su come impastare e cuocere una schiacciata croccante. Fornendoci la ricetta ufficiale, con tutorial live, della sua pasta fatta in casa: tagliatelle, tajarin, maltagliati, agnolotti.  Descrivendoci passo passo come scegliere e tagliare la carne di fassona per trasformarla in un ragù da manuale.

La cena si evolve in una girandola di sapori, colori e accostamenti giocosi che inziano con polipo, fois gras, schiuma di barbabietola, uova di trota; proseguono con quaglia alla cacciatora, polpetta di fassona, gnocchi ai funghi (cotti, crudi e in crema), risotto al pomodoro, stracchino, acciughe e floregano seguito da conchiglioni Felicetti ripieni al ragù di fassona, che abbiamo visto preparare qualche ora prima. Esaudendo un mio espresso desiderio, chef Massimo mi presenta una delizia di cervello fritto come intermezzo e nel  frattempo si stappa un Gavi magnum del 1996.

Un morbidissimo agnello con fois gras e fichi al porto e una rivisitazione del pollo alla marengo con gambero e uovo di quaglia ci conduce verso la fine di questo ricco menu, che si chiude con la perfetta geometria di una tarte tatin da avviluppare al gelato alla crema – sempre il definitivo!

Cascina La Comuna a Montaldeo, una manciata di chilometri da Gavi, fornisce La Gallina di buona parte dei prodotti che si ricavano dall’allevamento di briose capre camosciate delle Alpi. Osvaldo Bruni ci invita a degustare tutta la gamma del marchio BioBruni, latte, yogurt,  kefir, caprini freschi e stagionati fino al miele. In questo angolo di collina, vedendo dove brucano le capre e dove si lavorano i derivati del latte, non c’è bisogno di tante spiegazioni per comprendere il significato del prefisso bio.


Condividi:

Qualcosa di simile