Giuseppe D'Aquino ci racconta il suo pensiero sulla cucina del territorio, su come ci si crea la propria personalità di cuoco e non risparmia una piccola bacchettata alle scuole alberghiere.
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Il Politecnico doveva mettere le basi per il suo futuro dopo il diploma, a pieni voti, di perito elettronico industriale, ma la richiesta alla famiglia di una pausa di riflessione ha delineato un percorso professionale completamente diverso. Giuseppe D’Aquino al Politecnico non c’è mai entrato, ma in compenso ha frequentato moltissime cucine, soprattutto all’estero, dove è diventato lo chef che l’anno scorso ha fatto fregiare il ristorante Oseleta di Villa Cordevigo della stella Michelin. Qui ci racconta il suo pensiero sulla cucina del territorio, su come ci si crea la propria personalità di cuoco e non risparmia una piccola bacchettata alle scuole alberghiere.
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