Recuperare vitalità ed energia al Tasting Room dell’Hotel Villa Eden di Merano dove il perfetto equilibrio tra salute e longevità si fonde con la cucina d’autore
Riflettendo sul paradosso einsteiniano dei due gemelli – in cui uno inizia a viaggiare nello spazio a velocità simile a quella della luce e al suo rientro sulla Terra è invecchiato molto meno del fratello rimasto a casa – potrebbe sembrare un buon sistema anti-aging quello di imbarcarsi ogni tanto in qualche viaggio interstellare.
Se però, alle scorribande orbitali, si preferisce la crosta terrestre, almeno per ora, si possono unire pratiche che favoriscono la longevità a momenti di rigenerazione diffusa recandosi allo splendido Villa Eden The Leading Park Retreat, Hotel 5 stelle lusso di Merano, della catena Leading Hotels. Appena insignito delle Due Chiavi dalla Guida Michelin e selezionato tra i 25 migliori hotel della regione di lingua tedesca dalla classifica Die 101 Besten Hotels Deutschlands, è un magnifico rifugio di tranquillità, dove rallentare i ritmi che inevitabilmente traghettano verso lo stress e consolidare la consapevolezza di come sia importante prendersi cura di sé.
Venticinque suite, per accogliere al massimo quarantacinque ospiti, in ambienti dove la raffinatezza scaturisce dalla cura maniacale dei dettagli, dove dalle grandi vetrate entra il verde lussureggiante del parco, disseminato di piante secolari e con un laghetto che ospita ninfee fiabesche. A venti minuti di camminata dal centro storico meranese, il Villa Eden è uno degli indirizzi italiani più innovativi per trattamenti che migliorano la qualità di vita, a cui contribuisce ampiamente anche l’eleganza e la bellezza detonante in cui è immerso.
Sono gli anni ‘80 quando la famiglia Schmid restaura due ville attigue e ne ricava una beauty-farm molto innovativa per l’epoca, che una decina di anni dopo passa alla figlia Angelika, tutt’oggi alla conduzione della struttura. Da allora la visione è sempre stata quella di proiettarsi verso l’avanguardia delle tecniche di medicina preventiva e le terapie detossinanti a sostegno di una vita più longeva. Una equipe medica parte da una valutazione iniziale, per poi stilare un percorso rigenerante personalizzato che ciascun ospite seguirà durante il soggiorno. Un mix rinvigorente di rimedi detox, regime alimentare sano e attività fisica personalizzata, per recuperare vitalità ed energia e per farne uno stile di vita anche a soggiorno concluso.
A rendere speciale Villa Eden nelle tecniche di conseguimento del massimo benessere olistico è la certezza che per raggiungerlo sia necessaria altresì una buona dose di felice appagamento. Per questo l’hotel è dotato, fra le altre, anche di una proposta di Healthy Gourmet Cuisine, da gustare in una sala ristorante di soli quattro tavoli, il Tasting Room, dove viene servita l’alta cucina salutare dello chef Marcello Corrado.
Originario di Napoli, arrivato a Merano da poco meno di due anni, il cuoco quarantacinquenne cura in toto l’offerta gastronomica dell’hotel e nella intervista video ci racconta i dettagli di questo sfidante progetto.
Corrado avrebbe dovuto fare il commercialista, secondo i piani della sua famiglia, piani che almeno in parte ha tentato di perseguire, laureandosi in economia a Roma e arrivando a concludere i due anni di praticantato. Ma l’attrazione per la cucina ha avuto il sopravvento sulle pratiche contabili, senza scalfire la convinzione che alla base è sempre fondamentale lo studio, possibilmente con i migliori maestri. Marcello riparte quindi dall’Alma, intraprende un periodo di formazione a La Peca, il bistellato di Lonigo, per poi confermare la stella Michelin a Casa del Nonno, 13 a Salerno e fermarsi cinque anni in Val d’Orcia dove la Rossa gli consegna il macaron dopo nemmeno un anno.
“Il progetto della famiglia Schmid – racconta Corrado – mi ha trasmesso la voglia di rimettermi a studiare nuove strade, per arrivare a trovare il punto d’incontro più convincente fra alta cucina e benessere.” Nei piatti è nettamente leggibile il lavoro di sperimentazione sui super-cibi, come nel sedano rapa cotto sotto sale, accompagnato da kohlrabi, alghe -dulse, tagliatella – lattuga di mare, kefir, caviale Oscietra. O nel fusillo di Fracasso, piccolo pastificio veneto, da agricoltura responsabile, dove broccoli e cime di rapa inseriscono sfumature amaricanti al tonno ala lunga.
Oltre a un orto biologico, da cui viene reperita gran parte delle materie vegetali e che dà i tempi per la rotazione dei piatti del menu, la famiglia Schmid è proprietaria di una decina di ettari di vigne a Castel Rametz, maniero risalente al 1227 circondato da vitigni di Riesling, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e dove venne coltivata, nel 1860, la prima vite di Pinot Nero in Alto Adige. Che oggi duetta con lo chardonnay nell’elegante Castel Monreale Extra Brut, con una acidità armoniosa che vira alla vaniglia.
In termini di benessere, in particolare per il palato, sono azzeccatissimi i cappelletti di gallina, in brodo di gallina , a cui è stata aggiunta una punta di marsala, e una grattata di tartufo. Che per continuità sono accompagnati nel bicchiere da Marsala vintage 2014 Francesco Intorcia Riserva Superiore. Mentre è un cabernet di Castel Rametz dal lieve aroma tostato, ad affiancare il cervo appena scottato, cavolo cappuccio marinato con spuma di birra bianca, e in terrina, caramelle di mirtillo piccante.
Un sorbetto allo yuzu anticipa Sottobosco, una crema di castagna, cioccolato 70%, funghi, olivello spinoso, crumble al cacao, pan di spagna alla rucola. Su un crumble salato, invece, poggiano una crema e un gelato allo stracchino, con le sfaccettature amare del radicchio tardivo, i lamponi freschi e aceto di lamponi per le note acidule, gel alla ciliegia e cherry.